Lo strumento permette la lettura dell'ora, attraverso l'ombra che una barra (B) proietta su un'asta (A) più lunga, disposta perpendicolarmente alla prima, e sulla quale vi sono delle tacche che indicano le ore. La barra va orientata a Est al mattino e ad Ovest nel pomeriggio.
Lo strumento, in uso presso gli egiziani probabilmente fin dal 1500 a.C., è costituito da due parti: un'asta (A) su cui sono riportate delle tacche che indicano le ore, ed una barra (B) fissata all'estremità dell'asta attraverso un supporto. La barra, disposta perpendicolarmente all'asta, funge da gnomone. L'asta viene orientata nella direzione Est-Ovest, con la barra rivolta ad Est, al mattino e ad Ovest nel pomeriggio. Essa proietta la sua ombra sulle tacche dell'asta, permettendo la lettura dell'ora. Lo strumento è stato ricostruito dalla scuola secondo una libera interpretazione di reperti archeologici ancora in fase di studio. La ricostruzione prevede che lo strumento vada appoggiato come da foto. In questo modo la barra si orienta come l'asse terrestre e diventa uno gnomone polare, che segnala l'ora solare vera del luogo.