PLINTO DI TOLOMEO
Descritto da Tolomeo (2° secolo d.C), questo strumento è costituito da un muretto a forma di parallelepipedo su cui è disegnato un quarto di cerchio graduato da 0° a 90°, al centro del quale è fissato un piolo. Il muretto è posto nella direzione Nord-Sud. Quando il Sole è in meridiano, ovvero quando culmina al mezzogiorno vero locale, il piolo proietta un'ombra che indica l'altezza del Sole sull'orizzonte. Tale altezza, che dipende dalla latitudine del luogo, varia nel corso dell'anno, raggiungendo un massimo al solstizio estivo e un minimo a quello invernale. Per la latitudine di Castelfranco (45° circa) massimo e minimo valgono rispettivamente 68° e 21° circa. La semidifferenza (68-21)/2 = 23.5°, indica l'inclinazione dell'asse terrestre sulla verticale al piano della sua orbita intorno al Sole e quindi l'obliquità dell'eclittica. Nei giorni degli equinozi, l'ombra indica la colatitudine (90°-latitudine) del luogo.